Legenda: / / indica i momenti in cui ci sono interruzioni e sovrapposizioni nei turni del parlato
( ) indica nota del trascrittore
Ottavio: Quindi annullamento retroattivo (parla il pubblico ma non si sente la domanda), si
Gullotta: (seduto per terra) Io non sono cattolico, perché non capisco perché io non posso capire chi dice “devo rappresentarmi”… scegli ‘a palma, il mio ricordo nella mia mente mi viene in un periodo della mia vita /
Ottavio: ma scusa un adesso cosa stai… (nota trascrittore: alza il tono della voce per continuare a parlare/
G: che faceva il fiore corallo del Sahara, ma perché non lo posso dire? Questo dico io… /
Ottavio: un momento (nota trascrittore: O. si inginocchia accanto a Gullotta) /
G: poi il problema cade, tra l’altro… /
Ottavio: certo, ma abbi pazienza, nel momento in cui noi abbiamo individuato, (nota trascrittore: alza la mano e si rivolge al pubblico: aspettate a fare l’intermezzo … nel momento in cui abbiamo concordato una piattaforma di gioco /
G: sì ma mi piace riuscire ad entrare nel gioco/
O: e certo/
G: non vedo perché ci devono essere delle regole precise, mi dai dei temi dove la mia fantasia, i miei ricordi cavalcano tangenti /
O: eh ma tu hai omologato in questo modo il gioco del presente a quello con Cobelli
G: no/
O: eh si
G: no, certo tu me diciste a stessa cosa/
O: no/
G: scegliti una palma e io ho scelto una picciotta a caso che avevo dinanzo e issee mi immagino, chiamata, fai tu ‘a palma (nota trascrittore: si rivolge al pubblico e si alza e porta le mani dietro la schiena e dondola su sé stesso) sii ‘a palma (forti applausi generali del pubblico) fai la palma, (nota trascrittore: qui Ottavio si alza in piedi) posso capire non so uno sceicco del Sahara… (intervento del pubblico)
G: eh ma era chiaro (si rimette seduto per terra)
O: vorrei che il gruppo commentasse per questa sequenza
Persona 1 pubblico: ogni volta lei è sul punto di cominciare qualcosa, prima del passato poi del presente poi di un racconto, ritorna a qualcosa da raccontare o a una battuta da dire, ora/
G: e se ho tanto da dire che problema c’è? scusa /
Persona 1 del pubblico: no no non è un problema solo che /
O: no no te lo spiego io cosa intende dire, l'assunto di base dello psicodramma è/
G: (punta il dito contro persona 1 del pubblico) che non parte mai dici? /
O: posso?/
G: che mi fermo sempre con un’altra cosa?
Persona 1 del pubblico: … no no nulla di tutto questo psicodramma che dovevamo fare con lei…
G: e io che ne sacch’… io mi sono messo a disposizione, è illo che m’ha detto così e io /
Persona 1 del pubblico: Eh infatti…. /
G: devo stare immobile (da che è seduto si stende per terra) adesso cambia (forti applausi del pubblico). Non lo so, cioè, io sono qui con tutto me stesso però, cioè mentre tu stai facendo dici no adesso non sei più così e dietro, poi vieni avanti, per me è una distrazione e quindi questo ha cavalcato tantissimi ricordi che mi piace farli, darli /
O: si… (nota trascrittore: si rivolge verso G e lo indica) /
G: (nota trascrittore: mano in segno di alt verso O.) ma stai muto, come stai muto? (nota trascrittore: si stende per terra) guarda, dimmi, e io dico, non ho mai rotto, niente.
O: cosa ha fatto? (rivolto al pubblico)
G: cosa ha fatto? (da sdraiato si rimette seduto) Ha fatto di nuovo cambiare discorso.
O: allora ti dico cosa possiamo fare, facciamo un’altra temica. Il gruppo può votare… chi è d’accordo sul suo punto di vista si mette da quell’angolo/
G: no no quale punto di vista, non è più un gioco, per cui /
O: noo no aspetta, è un gioco! È un gioco!
G: a di votare?
O: no, il gioco è che tu hai detto quello che hai capito … adesso dico io la mia interpretazione/
G: ma io non è che/
O: (si inginocchia accanto a G) no, adesso ti do io la mia interpretazione
G: ah a si (si gira verso O.) dammi la tua…
O: nel momento certo come la tua è tua, la mia è mia (nota trascrittore: con le mani fanno riferimento allo spazio circostante il corpo di ciascuno) /
G: no la tua è qualcosa di più la mia è il risultato di istinto…
O: io non ho detto… ho detto… /
G: ho detto questo no mi metto… ho detto questo (risate del pubblico) la mano è mia è così
O: allora il gioco presente è stato omologato a un gioco del passato, la proiezione del futuro è diventata un’associazione a Cobelli. Hai omologato la cosa che stavamo facendo, che partiva dal presente e andava al futuro, a un’associazione che per me è non piacevole/
G: ho capito/
O: perché paragonarmi a Cobelli dal punto di vista del gioco/
G: non tu, il fatto, l’immagine di un attore, figura fisica
O: ma tu puoi ipotizzare che ciò che tu dici intendendo quella cosa/
G: è uguale, tu mi fai sentire in colpa perché io non sono d’accordo con tia
O: però io ho diritto a sentire quello che sento
G: e io ho diritto a dire quello che posso (il pubblico ride e applaude, O. anche)
O: anche perché molte, credo, delle pressioni psicologiche che hai subito tu da bambino sono simili a quelle che ho subito io
G: no o sacch’ no t’ha incontart…
O: allora questa pressione che è molto forte da te, esercitata da te, disconferma l’operazione e l'asse che io cerco di creare con te
G: non è colpa mia
O: no ma non è una colpa/
G: è/
O: non è una colpa, non è una colpa/
G: è una cosa che non andava fatta/
O: non è una colpa, io non ho detto che è una colpa, ho detto che è un fenomeno, non è una colpa. È dirò di più, che non può non verificarsi.
G: che cosa non può verificarsi? (nota trascrittore: G, da seduto, si distende e appoggia su un braccio)
O: (nota trascrittore: O lo segue sedendosi anche lui in una posizione più distesa) no, ho detto può non verificarsi
G: non ti seguo scusami, non capisco questo no verificarsi
O: questo che sta succedendo non può non succedere. deve poter succedere.
G: cioè fa parte… /
Persona 2 del pubblico: Perché?
O: no ma con chiunque
G: accade così/
O: accade quello che deve accadere però anche se tu hai diritto a farlo, io posso avere diritto a dire che su di me ha una risonanza/
G: certo
O: cioè che la valenza della mia presenza nel gioco si è completamente vaporizzata nel momento in cui tu hai voluto raccontare l'associazione su cobelli
G: certo, è giusto, si si l’ho visto, l’ho visto/
O: eh. ritorniamo in Polinesia
G: si, aspetta che mi prendo un bicchiere di acqua. Ne vuoi un po’?
O: si grazie. Attento però che io c’ho un herpes, meglio che bevo qua (nota trascrittore: O si alza e si prende un altro bicchiere)
G: (nota trascrittore: si gira verso il pubblico) volete un po’ d’acqua? Qua manca il bar e i gabinetti.. è magnifico perché ieri abbiamo notato in questi esercizi che uno può andare a fare dieci chilometri… (le risate del pubblico coprono le parole di G e nel mentre tocca la spalla a O)
G: dove devo stare?
O: dove vuoi tu,
G: qua, così
O: ok, allora siamo in Polinesia, scegliamo le palme
Persona 3 del pubblico: l’ha fatto di nuovo/
O: Si, (molte voci del pubblico sovrapposte, G chiede a O chiarimenti, O lo prende sottobraccio, si spostano sul palco e manda avanti il momento di confusione) ma scegliamo le palme
G: le palme, una parola, sono piante mediterranee è difficile… non lo so… una palma (indica qualcuno tra il pubblico) … là non ci mette nel curriculum… mah un'altra palma… di più?
O: come vuoi tu
G: vorrei un assemblaggio di palme
O: si allora prendi
G: si un bellissimo assemblaggio di palme, una palma, una palma, una palma, si una bella palma, la signorina (nota trascrittore: sceglie varie parsone tra il pubblico)
O: il mare? A chi lo facciamo fare il mare, a delle persone?
G: il mare? Lei, viene una bella scogliera che si vede da lì… ci vuole un colore… un bel verde qua
O: Leo vuoi, vuoi che navigano questo telo qua?
G: no no/
O: no, non c’è bisogno, allora dislocali come se fossero
G: un mare
O: si crei tu la scenografia
G: allora tu sei una bella punta di mare, tu sei una bella scogliera corallina e aca’ tutti vanno
O: Come devono stare Leo? Così? O cosi? (nota trascrittore: O mima posizioni diverse)
G: voi altri come vi piacerebbe stare? Come concetto di palma in questo resort? (nota trascrittore: gli ego ausiliari scelti assumono posizioni) va bene! Una palma era così, una.. adesso tu sei una palma co o cocco e basta… come volete, fate quello che volete, siete delle palme baciate dal vento, capito? Potete stare come volete.